Description
Thormae 1 – The Song of the Sun
Author | William Riverlake
Translator | Giulia Scarpa
A Fantasy – Initiatic novel, which tells the epic events of the planet Thormäe, where two garmïn, a wizard, an elf, a dwarf and the mythical firfurs, will have to try to understand what dark threat is falling on their planet.
The search for a kidnapped child, whose birth had been announced by the Angels and the stars, the discovery of mysterious peoples whose existence no one remembered anymore, and an adventurous journey that becomes above all a journey of the soul. All this makes Thormae a captivating, profound novel, rich in adventures and emotions, which pleasantly involves the reader in a surprising inner journey, where the characters give life to an epic and legendary tale. William Riverlake’s generous pen allows the reader to immerse himself in the adventures of Thormäe, to enter a new dimension, where the senses awaken to new experiences.
“This story began when I was just a boy, destined to live like all the other young people in my village. But fate decided differently for me, setting me on the trail of Garon, in search of the child announced by the Angels and the stars … ”
“It is time to take the pen to tell you about my journey, my battles, my pursuits and my encounters, to describe the visible and invisible face of our world. And perhaps all of this will allow me to understand what really happened, because I must admit that even today this adventure is beyond my ability to understand. ”
William Riverlake | Jurist and political consultant, always interested in Fantasy and Spirituality, he offers his readers his great passion: a novel of inner adventure.
francesco mossolin –
Una splendida recensione di Thormae tratta da http://www.librierecensioni.com/recensioni/il-cantico-del-sole-william-riverlake.html
Recensione:
Leggere “Il Cantico del Sole” è stato un tuffo nel passato. In un panorama odierno dominato dagli urban fantasy o da fantasy estremamente psicologici, questo libro di William Riverlake ci riporta indietro, verso una dimensione mitologica che sta da qualche parte tra il Silmarillion di Tolkien e la Spada di Shannara di Brooks.
Col primo ha in comune il complesso disegno mitologico e filosofico che parte dalla struttura dell’universo e discende poi sul pianeta di Thormäe seguendo la fuga di un’entità malvagia, un po’ come la fuga di Morgoth porta da Valinor alla terra di Mezzo nelle opere di Tolkien. E come il maestro inglese, anche Riverlake ci offre assaggi delle lingue delle diverse razze attraverso i canti che ciascuna intona in momenti particolari.
Col secondo condivide invece il disegno geografico e quello della storia dei personaggi principali, che si sovrappone a quella mitologica. La mappa stessa del “Il Cantico del Sole” ricorda quella della Spada di Shannara, con la montagna del malvagio a nord, le terre dei nani ad est e quelle degli elfi ad ovest, la città di Ewull Bahr che riporta alla Tyrsis di Brooks ed il mare d’Allai messo là dove c’era il Lago Arcobaleno.
Qualcuno potrebbe pensare che si tratti quindi di un’opera scontata, un insieme di cose già viste, ma non è così. “Il Cantico del Sole” ha una profondità nel pensiero di fondo, nell’Anima che lega le varie parti, molto superiore a quella della Spada di Shannara e mostra una visione complessa ed articolata con forti richiami alla spiritualità sotto diversi aspetti, inclusa l’alchimia e la Cabala.
E’ un libro che scorre con grande facilità, ma che allo stesso tempo porta a pensare, perché alla sua base ci sono delle idee, degli archetipi, che si affrontano, e non soltanto degli esseri fantastici.
Se il fantasy che amate è quello del Trono di Spade allora questa opera di Riverlake probabilmente non fa per voi, ma se al contrario amate Tolkien e Brooks allora non dovete lasciarvela scappare.
Dal mio punto di vista la domanda è: “Quando esce il seguito?”
(Renato Marelli)
francesco mossolin –
Recensione tratta da : https://tantilibriecaffe.blogspot.com/?m=1
Devo fare una doverosa premessa… io non amo il genere fantasy, ma questo romanzo è veramente molto di più.
È un puro viaggio interiore, una trasposizione se vogliamo di un mondo reale nella fantasia.
Lo stile narrativo è ricercato, fluido, con grande attenzione all’aspetto psicologico dei personaggi.
La penna di Riverlake ci trasporta in incredibili avventure, viaggi attraverso le più incredibili terre e razze che popolano Thormäe.
Ci sono sette paesi a Thormäe e quindi sette popoli: quello dei Nani, quello degli Elfi, quello dei Firfur, quello dei Goblin, quello dei Troll, quello degli uomini e infine quello dei Garmin.
Le avventure inizieranno per ogni protagonista separatamente, fino a ricongiungersi insieme in un viaggio che li porterà ad unirsi per salvare il loro mondo e riportare la pace.
“È necessario curare le piaghe di questo mondo con la filosofia della bellezza e dell’armonia e provare ad applicarla. Non c’è lavoro più meritorio, più grandioso di quello dell’uomo che cerca di purificare la sua conoscenza, di adottare le verità, di trovare ordine, simmetria, perfezione, in modo da unirsi all’Intelligenza cosmica e fondersi con essa.”
Ho amato la nota dell’autore che è una vera e propria perla alla fine del romanzo, l’ho letta e riletta…
Nonostante le quasi 500 pagine, alla fine dispiace che sia finito… ma attendo con ansia il secondo libro per continuare a sognare…
francesco mossolin –
Recensione tratta da : https://martatrailibri.blogspot.com/2019/04/thormae-william-riverlake.html
Sono stata catturata totalmente dalla storia di Thormäe, una storia intrisa di avventura e leggende relative ai vari personaggi. L’autore racconta di un mondo popolato da elfi, nani, goblin, troll, umani , firfur e garmin. Ognuno di essi presenta una propria storia particolare, ma tutti accomunati dal terrore di un nemico comune. Il romanzo inizia raccontando singolarmente le vicende di ogni protagonista, il quale si trova coinvolto in svariate sfide e ostacoli da superare. Tali storie sono destinate ad incrociarsi in un’unica grande avventura, e i protagonisti coopereranno per salvare il loro mondo e ristabilire la pace.
Nonostante le numerose pagine, ho letto il libro senza difficoltà, poiché lo stile presente è molto scorrevole e incalzante. Ho apprezzato moltissimo la descrizione molto accurata dei luoghi e personaggi, infatti essendo un fantasy, non è sempre semplice rendere l’idea del mondo che si vuole raccontare.Un’impresa perfettamente riuscita all’autore, facendo si che la mia fantasia prendesse il sopravvento.
Infine, altro particolare che ho gradito è che non troviamo solo avventure, ma la storia è caratterizzata da vari spunti di riflessione, visioni e principi davvero interessanti.
Se amate i fantasy e siete alla ricerca di una storia particolare, piena di avventure e personaggi insoliti, questo è il romanzo che fa per voi.
Vi lascio con un piccolo estratto che mi hanno colpito per la riflessione che riesce a dare:
“Prova piuttosto a vivere senza guardare troppo in basso, altrimenti finirai per avere le vertigini. Guarda piuttosto verso l’alto, verso ciò che è al di la di te, questo è il modo migliore per risalire.”
Sono curiosa di leggere il seguito…
francesco mossolin –
Recensione tratta da: https://iltriodelmangialibro.wordpress.com/2019/05/21/recensione-de-thormae-il-cantico-del-sole-di-william-riverlake/
Buongiorno a tutti ragazzi e ben ritrovati! Oggi questo post è dedicato alla recensione di un libro di cui ho appena finito la lettura, intitolato ‘Thormae, Il Cantico del Sole’, scritto da William Riverlake ed edito da Stella Mattutina Edizioni.
Torniamo sul genere fantasy, immergendoci nel fitto intreccio di storie che si snodano in una terra travagliata, enorme e infinitamente magica.
Personaggi tra i più disparati saranno protagonisti di questa avventura, che all’inizio aprirà il sipario su diverse realtà a prima vista incompatibili tra loro, finchè il naturale confluire della storia non li porterà a ritrovarsi tutti uno a fianco all’altra per affrontare perigliose sfide. Una profezia sconosciuta aleggia su Thormae, una profezia che riguarda una nascita benedetta dagli Angeli, che sarà la chiave di volta di ogni cosa: due Elfi, un Nano, un Mago e due Garmin arriveranno a capire di essere tutti alla ricerca della stessa persona, della stessa cosa, parte dello stesso grande disegno. La ricerca del bambino perduto porterà ad un viaggio epico, attraverso sfide, ostacoli, paesaggi tra i più diversi nonché contro i terrificanti Goblin che invadono le terre, portando morte e distruzione ovunque vi sia il loro passaggio.
Un libro scritto con estrema fluidità, senza mai stancare, con un ritmo incalzante, preciso, ricco. Una storia che presenta tratti originali e porta un respiro di novità ad un fantasy imponente, senza però distaccarsi dalla tradizione; ho particolarmente apprezzato la crescita psicologica dei personaggi, il cambiamento che sono portati per forza ad affrontare nonché i sentimenti, che rendono intenso e ancora più vivo il libro.
Se volete immergervi in un mondo fantastico ma realistico, denso ma scorrevole, incalzante, curato e ben fatto, questo è il libro che fa per voi.
Un abbraccio,
Vostra, I.
francesco mossolin –
Recensione tratta da: http://www.vivianasbooks.it/2019/05/22/thormae-il-cantico-del-sole-vol-1/
Questo romanzo è decisamente un flusso di coscienza, un diario scritto da una mano anziana che sente il peso dei propri anni unitamente al peso delle responsabilità gravanti sulle proprie spalle. Chi è il narratore? cosa ha commesso di così importante da richiedere la stesura di un diario? che lascito ha?
Un romanzo fantasy e un percorso di formazione- redenzione insieme che ci lascia con messaggi profondi e riflessioni intense su noi stessi, sulla vita, sulle conseguenze delle nostre azioni. L’elemento fantasy è presente in ogni aspetto della storia: dalla mappa di un mondo, quello di Thormae, avvincente e coinvolgente, alla presenza in questo mondo di creature fantastiche, buone e cattive. é proprio sul confine buono-cattivo che il romanzo si gioca: il messaggio che l’autore ci propone appartiene ad un mondo in cui la divisione tra le due forze è netta. Luce contro ombra, magia buona contro magia cattiva. Elfi, goblin, nani, creature alate, creature terrificanti, maghi … ce n’è per tutti i gusti.
L’alternanza di punti di vista nella narrazione, tra la prima persona del narratore- “viaggiante” e la terza persona dei due elfi gemelli, rende possibile conoscere in modo dettagliato l’altrettanto ben descritto mondo di Thormae con le sue montagne, vallate e pianure, elementi tipici del romanzo fantasy. Ma la cosa che piu’ mi ha colpita e’ l’attenzione dell’autore proprio all’idea stessa del viaggio come mezzo per conoscere se stessi: il narratore, nella sua interazione col mondo a lui sconosciuto, nei suoi dialoghi con lo zio, nel suo scoprire i misteri della vita, si interroga e apprende dall’esperienza. Si chiede cos’e’ la verita’ e il suo contrario, si interroga sulla giustizia, sulla natura umana e sulla coscienza, e tramite le sue elucubrazioni anche noi ci ritroviamo a riflettere su questi elementi. Emblematico e’ nei ringraziamenti dell’autore, il suo “tributo” a Jung e ad altri eminenti pensatori: e’ chiaro quindi l’intento introspettivo del romanzo.
Come pure sono chiari i riferimenti alla psicoanalisi junghiana da cui attinge l’autore, che usa gli archetipi del fantasy per parlare di archetipi emozionali, che usa il mondo e linguaggio onirico come modalita’ interpretativa della vita (elemento sicuramente ricorrente nel romanzo fantasy in cui il sogno e’ spesso premonitore, ma anche tipico della psicoanalisi che vuole il sogno come luogo principe dell’inconscio). Dalla luna/e associate al parto femminile, al bosco come elemento impervio ma necessario per la redenzione individuale, il romanzo e’ pregno di elementi simbolici “altri” che lo rendono originale e coerente (penso alla grotta, alla nascita e rinascita di un figlio salvifico interpretabile come futuro differente, come possibilita’ in potenza ed in atto, penso all’elemento Acqua che plasma e purifica).
Anche la stessa contrapposizione a livello di storia e narrazione tra un personaggio che evidentemente viene “toccato” dall’elemento bene, e l’altro profondamente “invaso” dall’elemento male (male che si muove sottopelle e che impossessa corpo e anima del personaggio, svuotandolo della sua essenza senziente), serve all’autore per spingere sulle componenti essenziali dell’esistenza che ci contraddistinguono pur esistendo entrambe, pur nella loro diversità sono complementari.
Ombre e luce, angeli e demoni, quindi, predestinazione e futuro: “l’uomo ignorante permette al disordine di stabilirsi in lui … la luce si affievolisce quando non le è permesso brillare, rimane sepolta sotto strati di fuliggine e sporcizia, e alla fine si spegne”.
Nel mondo creato dall’autore è ovviamente presente la magia, divisa in bianca e nera: la magia pura, bianca, nasce dalla conoscenza e ha come scopo riconciliare l’uomo alla Sorgente ma soprattutto è una magia disinteressata, a differenza della nera che ha uno scopo egoistico ed utilitaristico.
Elementi di psicologia dell’inconscio, di astrologia e astronomia, spiritualità e riflessione personale, trasformano questo romanzo in qualcosa che va al di là della trama, qualcosa che possiamo definire, attingendo alle parole che l’autore dedica ai propri maestri, “alimento interiore”.
francesco mossolin –
Tratta da https://www.universofantasy.it/2019/07/04/recensione-thormae-cantico-del-sole-un-interessante-esperimento-fantasy-spirituale-william-riverlake/
Oggi vi parliamo di “Thormäe – Il cantico del sole”, un interessante esperimento di mix fantasy – spirituale nato dalla penna di William Riverlake, edito dalla Stella Mattutina Edizioni ?
Abbiamo letto tantissime avventure in questi anni, ma questa storia merita davvero di essere vissuta! ☺️