Lettera di Francesco Mossolin a Pia Pera
Cara Amica,
queste mie riflessioni sulla Rivoluzione del Filo di Paglia nascono da un percorso iniziato 15 anni fa, e sono il racconto di un breve tratto del mio cammino, percheĢ questa Rivoluzione, dentro di me, sta ancora facendo il suo corso, con le sue gioie e i suoi dolori, i suoi successi e soprattutto i suoi fallimenti. Il mio intento eĢ quello di analizzare lāesperienza vissuta finora, raccoglierne lāessenza, trasformarla in parole, forse in consigli, per coloro che sentono la stessa voglia e il medesimo desiderio di percorre il Cammino della Rivoluzione del Filo di Paglia.
Ho abbracciato questa causa allāetaĢ di 14 anni, quando allāIstituto agrario, un docente, divenuto negli anni un caro amico, con grande convinzione apostrofoĢ come āinutiliā tutte le nozioni che con fatica stavamo apprendendo, aggiungendo: āleggete i testi di Masanobu Fukuoka e capirete cosāeĢ davvero lāagricolturaā.
Nonostante la mia giovane etaĢ, gli scritti di quel contadino giapponese risuonarono in me come pura veritaĢ; era come aver ritrovato la Via maestra dopo anni di incertezze; un antico richiamo a tornare verso la Natura. Sentivo infatti che lui aveva davvero compreso la Natura, e da quel momento decisi di percorrere anchāio questo Cammino.
A rafforzare le mie convinzioni cāera il lavoro che fin dalla piuĢ tenera etaĢ io e i miei fratelli dovevamo svolgere nellāorto di casa: le tecniche che usavamo, cosiĢ poco rispettose della natura, mi spinsero sempre piuĢ lontano dai metodi dellāagricoltura tradizionale, mentre sempre piuĢ in me ardeva il desiderio di provare e sperimentare lāAgricoltura naturale, sicuro che sarebbe stato un successo.
I cinque anni di Scuola media superiore passarono senza che io potessi sperimentare questo metodo, ma nel frattempo la fantasia creava e, lentamente, nella mia immaginazione si facevano spazio campi immensi, ricchi di ortaggi, alberi da frutto, cereali, una sorta di Paradiso terreste. Nella mia mente tutto era chiaro, mancava solo il terreno su cui realizzare questa mia visione, ma la convinzione era che tutto sarebbe stato facile, semplice, immediato.
Il mio arrivo a Firenze creoĢ inaspettatamente le condizioni per il manifestarsi di questa possibilitaĢ: un bellissimo oliveto su cui sperimentare e portare nella realtaĢ quel Paradiso che da anni affollava ormai non piuĢ solo la mia mente, ma anche il mio cuore.
Cara Amica, se ora ti dicessi che, in quattro anni, da migliaia di semi nelle palline di argilla non nacque un solo filo dāerba, e se ti dicessi con quanto sconforto ogni anno constatavo lāinsuccesso dei miei tentativi di applicare questo metodo, ti chiederesti cosa mi ha spinto a continuare, a insistere e a voler credere in questo contadino di nome Fukuoka.
Lāimmagine del mio piccolo Paradiso era comunque sempre nella mia mente, e dentro di me sentivo profondamente che Fukuoka aveva compreso qualcosa, aveva intuito e afferrato i segreti della Natura, ma davvero non riuscivo a comprendere come avesse fatto e, soprattutto, non riuscivo a riconoscere i miei errori.
Ripensando a quei quattro anni, agli esperimenti nellāoliveto sulle colline di Bagno a Ripoli, vedo chiaramente che io, in quel periodo, non stavo bene, mi sentivo spiritualmente oppresso, e gli insuccessi agricoli rispecchiavano uno stato interiore privo di gioia e serenitaĢ.
Il Cielo ha voluto che dopo quattro anni di difficoltaĢ esistenziali, incontrassi il mio Maestro spirituale, Omraam MikhaeĢl AiĢvanhov, grazie al quale ho potuto trasformare la mia esistenza e iniziare a conoscere e vivere il mio destino.
Posso quindi dire che eĢ grazie al Maestro AiĢvanhov se la mia vita ha potuto cambiare corso, ritrovare la sua meta, la sua gioia e serenitaĢ, ed eĢ sempre grazie a Lui se il mio percorso lungo la Rivoluzione del Filo di Paglia ha potuto approfondirsi e trovare senso e logica, persino nei suoi insuccessi.
Grazie alla sua presenza, non fisica ma spirituale, ho compreso una prima cosa essenziale: la Rivoluzione del Filo di Paglia eĢ una rivoluzione interiore, eĢ un percorso spirituale, di riavvicinamento alla Natura e alla nostra Essenza. Ho cosiĢ cominciato ad approfondirne lāaspetto filosofico, cercando di comprendere e di āidentificarmiā nel pensiero di Fukuoka.
A tale proposito ricordo bene che un giorno, in un campo di lavoro per la preparazione di palline di argilla per rinverdire una zona incendiata, durante la pausa pranzo, chiesi se qualcuno dei partecipanti fosse in grado di parlarmi della Filosofia di Fukuoka. La risposta mi lascioĢ perplesso: āMa quale filosofia, qui si semina e non cāeĢ nientāaltro da fare!ā¦ā
Compresi profondamente percheĢ questo metodo non si eĢ sviluppato come avrebbe potuto, percheĢ, prima di essere un metodo tecnico di coltivazione, lāAgricoltura naturale eĢ una disciplina di vita, un metodo filosofico, che va quindi compreso, applicato e sperimentato prima sul piano spirituale invece che su quello materiale.
Grazie al Maestro AiĢvanhov, ci fu un altro importante passo verso una maggiore comprensione di questo mio percorso. Egli infatti menziona spesso nelle sue conferenze i Deva della Natura: ne avevo giaĢ sentito parlare, ma solo tramite il Suo Insegnamento ho iniziato a comprendere che la Natura eĢ viva, eĢ abitata da EntitaĢ invisibili, che la curano e la sostengono in ogni suo aspetto: la bellezza, la simmetria, i colori, i profumi; tutto cioĢ eĢ opera di queste Intelligenze invisibili, la cui presenza si manifesta con risultati tangibili e ammirevoli.
Un magico mondo quello dei Deva ⦠eĢ stato come tornare bambini, lasciando da parte molti preconcetti, aprendo il cuore a nuovi punto di vista ā¦
Come molti sanno, i metodi di coltivazione in ācollaborazioneā con i Deva hanno trovato una sua concreta e alta manifestazione nellāesperienza di Findhorn e nel Giardino di Perelandra, grazie a donne con particolari capacitaĢ interiori, in grado di comunicare direttamente con queste Intelligenze.
In questi ultimi anni ho continuato a sperimentare diversi metodi naturali, e nonostante i risultati ottenuti non siano ancora paragonabili a quelli ottenuti a Findhorn o in altre realtaĢ simili, posso dire che il giardino e lāorto in cui, insieme a due fratelli spirituali, lavoro ogni giorno, sono ora luoghi speciali: vi si respira unāaria di pace e di armonia, le piante sono sane e rigogliose, si sente che la Natura eĢ viva, gioiosa.
Quando scendo nel campo, e vado verso lāorto, saluto le EntitaĢ che vi abitano, porto loro il mio affetto e sento che esse sorridono, che mi salutano e che sono contente di essere riconosciute; infatti, quando le si ringrazia per il lavoro che svolgono sono felici e gioiscono, e anche il mio cuore si riscalda e si dilata.
Volendo favorire una comprensione profonda della filosofia e della dimensione spirituale della Rivoluzione del Filo di Paglia, posso dire che Fukuoka agiva secondo la logica dellāintuizione, attraverso una sorta di Intelligenza superiore, che prescinde dallāintelletto. Egli era in tale sintonia e armonia con la Natura che tramite i suoi abitanti invisibili, e grazie al suo intuito, riceveva le informazioni su come, dove e quando agire. In altri termini, non era piuĢ separato dalla Natura, ma ne era diventato parte integrante, e la sua Rivoluzione vuole riportare lāuomo proprio verso questa condizione.
Potremmo anche spingerci ad affermare che lāuomo non ha il solo scopo di ritornare verso la Natura, di coltivarla con metodi naturali, con lāAmore e la Gratitudine, cercando di divenire un tuttāuno con lei, ma ha anche il compito di renderla bella, di creare Armonia e Poesia. Nelle antiche Scritture si parla di Giardino dellāEden e dunque, proprio come sosteneva il grande filosofo giardiniere Jorn de PreĢcy, lāuomo nasce con il compito di coltivare lāArmonia e la Bellezza su questa terra.
Questo grande ideale, che daĢ la spinta a tutti coloro che abbracciano la Rivoluzione del Filo di Paglia, devāessere peroĢ accompagnato da altre considerazioni: non si puoĢ infatti sperare di riuscire in questa grande impresa semplicemente spargendo delle palline di argilla su campi incolti. La rivoluzione va fatta prima di tutto dentro di seĢ, anzitutto conoscendo la Natura in maniera profonda e spirituale, ma anche da un punto di vista scientifico: Fukuoka infatti era un biologo, conosceva la natura e lāagricoltura tradizionale da un punto di vista intellettuale, e se successivamente il suo intuito superiore ha potuto guidarlo cosiĢ bene eĢ percheĢ si basava su una conoscenza tecnica. Anche se Fukuoka rigettoĢ la conoscenza scientifica, affermando la sua inutilitaĢ, una minima conoscenza della natura eĢ indispensabile. Un giorno quando lāuomo saraĢ spiritualmente piuĢ evoluto, non ci saraĢ bisogno di avere alcuna conoscenza tecnica, egli semplicemente sapraĢ sempre cosa eĢ corretto fare; ma fino ad allora lāintelletto e la conoscenza dovranno aiutare e sostenere il nostro lavoro.
Infatti, se non conosciamo il tipo di terreno, il clima, la resistenza delle piante e tante altre cose, la nostra Rivoluzione non avraĢ gli strumenti sufficienti per potersi realizzare. A questa conoscenza tecnica va aggiunta la conoscenza del mondo invisibile, per sapere chi sono davvero queste EntitaĢ intelligenti che popolano la Natura e come entrare in contatto con loro. Solo quando questi due aspetti si saranno sviluppati e armonizzati potremo cercare di sviluppare e applicare il piano intuitivo, un tipo di conoscenza che possiamo appunto definire āSuperioreā.
La Rivoluzione del Filo di Paglia, per chi ancora non lo avesse compreso, eĢ una rivoluzione spirituale, che spinge lāuomo a tornare verso la Natura e, suo tramite, verso Dio, quel Dio che si manifesta in tutta la Creazione, in ogni fiore, in ogni albero e arbusto, in ogni fratello e sorella, e in tutte le creature dellāUniverso. Questo ritorno verso Dio eĢ la strada che conduce lāUomo verso una Fratellanza Universale in cui, come ci insegna S. Francesco, il sole non eĢ solo un astro luminoso, ma eĢ Frate Sole, la luna non eĢ solo un satellite ma eĢ Sorella Luna, il lupo non una belva feroce, ma Frate Lupoā¦
Ho scritto queste poche righe percheĢ nel mio cuore vive la speranza che sempre piuĢ persone vengano toccate profondamente dal desiderio di dar vita a questa Rivoluzione, affincheĢ lāUomo comprenda lāimportanza di guardare Madre Terra con occhi diversi, di amarla, comprenderla e coltivarla con metodi naturali, quindi amorevoli ⦠al fine di ricreare il Paradiso terrestre, un nuovo Eden ā¦
Come vedi, mia cara Amica, la Rivoluzione del Filo di Paglia ha portato in me molti frutti, dolci e succulenti, ha portato la gioia di scoprire cosāeĢ la Natura, la piacevole sensazione di essere sempre circondato da molti Amici, la comprensione che anche i fallimenti sono un passo essenziale per lāapprendimento e per la propria crescita, ma soprattutto mi ha donato una Via di ritorno verso me stesso.
Febbraio 2014
Francesco Mossolin
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